Aree di ricerca

Durante la gravidanza, il microbioma materno risponde alle sfide ambientali, come le infezioni e le alterazioni della dieta, e regola numerose sostanze biochimiche nel flusso sanguigno materno e fetale. Abbiamo scoperto che il microbioma materno durante la gravidanza modifica le influenze ambientali sullo sviluppo cerebrale della placenta e del feto, con cambiamenti duraturi nella funzione cerebrale e nel comportamento della prole.

Il microbioma intestinale e il sistema immunitario sono all'interfaccia delle interazioni tra geni e ambiente in molte patologie del neurosviluppo, neuropsichiatriche e neurodegenerative. Abbiamo scoperto che alterazioni specifiche del microbioma intestinale e del sistema immunitario possono aumentare il rischio di anomalie cerebrali e comportamentali in modelli di varie malattie neurologiche, come l'autismo, l'epilessia, il deterioramento cognitivo, il morbo di Parkinson e il morbo di Alzheimer. Abbiamo anche scoperto che interventi specifici basati sul microbioma possono essere utilizzati per trattare i sintomi delle malattie neurologiche.

Molte condizioni gastrointestinali e metaboliche sono associate ad alterazioni del microbioma intestinale e delle sostanze neurochimiche. Scopriamo che le interazioni microbioma-neurochimica possono contribuire al rischio di sindrome dell'intestino irritabile e influenzare la salute metabolica.

Il microbioma intestinale regola centinaia di sostanze biochimiche nell'ospite. Abbiamo scoperto che specifici microbi intestinali regolano la sintesi di molecole neuroattive, come la serotonina, che hanno un impatto sull'attività neuronale attraverso l'asse intestino-cervello. Abbiamo inoltre scoperto che alcuni batteri selezionati possono interagire direttamente con le sostanze neurochimiche per promuovere la propria idoneità nel tratto gastrointestinale e alterare le risposte dell'ospite ai comuni farmaci che hanno come bersaglio le vie di segnalazione neurochimiche.